62° Dialogo Sociale SEBC – 22 novembre 2023

Il 22 novembre si è svolto il 62° Dialogo Sociale SEBC, tra le Confederazioni sindacali europee e la BCE (agenda).

62° Dialogo Sociale           Nell’introdurre la riunione, la Presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, si è soffermata sulla difficile situazione economica europea, con particolare riferimento all’aumento dell’inflazione. Ha specificato che la BCE ha recentemente confermato i tassi, perché nel breve termine si pensa sia possibile tornare al target del 2% – visto l’andamento inflattivo in decrescita.  

Nel corso degli interventi dei rappresentanti sindacali, è stata ribadita la preoccupazione sulle dinamiche salariali e la perdita del potere d’acquisto, è stato inoltre richiesto di riconoscere un ruolo negoziale ai sindacati in BCE. La Presidente ha ribadito che il modus operandi BCE non prevede negoziati e continuerà ad essere improntato su questa politica di azione, senza ledere il ruolo dei sindacati a livello locale con le singole BCN.

Gli aggiornamenti sulle politiche HR         La BCE ha presentato l’aggiornamento sulle politiche HR, con particolare riferimento ai seguenti punti:

– Mobility: l’apposita task force si propone di completare i sondaggi e proporre best practices sulla mobilità;

– Learning and development: la strategia è in corso di revisione e si sta lavorando all’analisi dei bisogni formativi. Dal 14 al 16 novembre scorsi si è tenuto un hackathon sul cambiamento climatico, i cui dati saranno condivisi a breve;

– Culture and employer branding: È stata creata una nuova task force per rivedere le modalità di lavoro e il branding che si vuole definire per attrarre nuovi talenti.

– Collaboration between the HRC and the TUs: sono stati programmati 2 incontri annui del gruppo tecnico formato da parti sindacali e rappresentanti HR, per confrontarsi sui temi esposti.

I sindacati hanno evidenziato che uno dei punti di cui parlare e sul quale confrontarsi è sicuramente l’IT, vista anche la velocità di cambiamento ed evoluzione della materia.

La Carta per la parità, la diversità e l’inclusione   È stato precisato dai sindacati che la Carta per la parità, la diversità e l’inclusione, redatta a metà del 2022 è stata sottoscritta da 29 istituzioni (anche dalla Banca d’Italia). Ogni istituzione è responsabile dell’applicazione locale. Durante l’ottavo incontro dei diversity manager delle BCN per confrontarsi sulle best practices, è stato avviato un sondaggio sulla diversità etnica e razziale cui hanno partecipato 30 istituzioni su 60 (tra cui 14 Banche Centrali Nazionali). I sindacati hanno mostrato forti remore sul sondaggio, in particolare non comprendendo l’utilità ed evidenziando anche i profili di violazione della privacy. Il capo delle risorse umane ha specificato che l’indagine è stata condotta tra i dipartimenti HR (non sul personale) al solo fine di condividere le politiche di azione, i dati non saranno utilizzi per altri scopi. 

Gli aggiornamenti sull’implementazione del Codice Etico  Il codice etico è stato adottato da 15 banche centrali nazionali, alcune istituzioni non hanno ancora concluso l’adeguamento delle regole semplicemente per ragioni di tempo, altre hanno alcuni problemi da risolvere. I sindacati hanno evidenziato che alcuni profili del codice etico sono molto stringenti, ad esempio sulle transazioni private. La Presidente ha ribadito che il quadro deontologico, atto ad evitare irregolarità, si applica sia ai dipendenti che al board, non ci sono possibilità di deroga.

Conclusioni         Al termine del Dialogo Sociale, i rappresentanti sindacali hanno ribadito ancora una volta l’importanza di incontrarsi e confrontarsi, auspicando che tale confronto possa avvenire in presenza – seppur con riguardo all’impatto ambientale. E’ stato ribadito inoltre che la condivisione preventiva con i sindacati è una condizione imprescindibile per qualsivoglia cambiamento possa essere visto come autorevole e non autoritario.

Roma, 24 novembre 2023                                                             

                                                                       Il Comitato di Presidenza 

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