LA  PEREQUAZIONE  DEI  TRATTAMENTI  DI  PENSIONE NELLE  LEGGI  FINANZIARIE  PER  IL 2023 E PER IL 2024 – Udienza della Consulta del 29 gennaio 2025

Lo scorso 29 gennaio, come anche qui preannunciato, si è svolta la prima udienza del ricorso rimesso alla Consulta dalle Corte dei Conti per le Regioni Toscana e Campania,  per un suo pronunciamento sul  giudizio di legittimità dei tagli all’indicizzazione delle pensioni previsti  dalla legge finanziaria del dicembre 2022.  Udienza alla quale in veste di ‘Amicus curiae’ era intervenuta anche la Cida,  e sulla quale ci eravamo impegnati a riferire non appena fossimo venuti a conoscenza dell’esito. 

Impegno però cui sin qui non ci è stato dato di adempiere in quanto, proprio sin qui, non disponiamo di notizie certe in proposito.

 Ci induciamo alla presente comunicazione poiché negli scorsi giorni è stata diffusa la notizia che la Corte Costituzionale avesse deciso in senso favorevole ai ricorrenti, stabilendo che la perequazione delle pensioni (da noi ripetutamente invocata) dovesse essere garantita già a partire dal 2024. E, per di più, che in ossequio ai principi costituzionali di eguaglianza e solidarietà detta perequazione dovesse aver luogo in modo pieno e senza riduzioni.

La ‘notizia’ (o ‘rumor’), ripresa e rimbalzata in vario modo sui ‘social’, si spingeva a precisare che per poter attivare le procedure per il recupero delle somme decurtate bisognava attendere, comunque, la pubblicazione della sentenza che sarebbe avvenuta entro breve.

 Pur augurandoci che l’Organo di legittimità abbia riconosciuto in qualche modo le nostre ragioni, dobbiamo purtroppo informare che, allo stato (fine mattinata del 7 febbraio) i legali della Cida, coi quali siamo in costante contatto, hanno confermato che  sull’esito dell’udienza dello scorso 29 gennaio dalle fonti ufficiali della Consulta non risulta né è ancora trapelata alcuna notizia. Che non mancheremo, ovviamente, di divulgare non appena in nostro possesso.

 Roma, 7 febbraio 2025

Per il COORDINAMENTO PENSIONATI  e i Referenti Caferri e Cinque – Mario Pinna

        

                                                                                                                                                

 

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