MISURE ATTUATIVE
Si è svolto ieri il primo incontro sulle misure attuative connesse al cosiddetto piano di sviluppo della rete territoriale, nel corso del quale abbiamo rappresentato all’Amministrazione le nostre priorità per il prosieguo del negoziato, partendo dal presupposto che il progetto approvato dal Consiglio Superiore avrà impatti sull’intera rete territoriale e, direttamente, conseguenze di rilievo sulle scelte di vita e di lavoro di centinaia di nostri colleghi. In particolare, abbiamo sostenuto che:
- un piano di rafforzamento della rete, così come presentato dalla Banca, richiede a regime l’attribuzione di maggiori risorse rispetto a quelle attualmente presenti nelle filiali;
- è necessario ipotizzare misure di accompagnamento non solo limitate alle due filiali in chiusura, ma estese all’intera rete territoriale;
- i nostri colleghi andranno messi nelle migliori condizioni di effettuare le proprie scelte di vita e di lavoro, anche mediante trattamenti di trasferimento “rafforzati” rispetto a quelli ordinariamente previsti e con la previsione di specifiche agevolazioni all’inserimento nella nuova sede di lavoro (ad esempio, più giorni di lavoro da remoto). Anche tali misure vanno estese a tutte le filiali che subiscono un qualsiasi ridimensionamento e non possono essere limitate alle chiusure.
Affinché il progetto possa avere effettive possibilità di successo è imprescindibile la condivisione dei suoi principali attori, ossia i nostri colleghi della rete territoriale. Pertanto, saranno di centrale importanza l’ascolto e l’attenzione riservate alle aspettative e alle priorità (che siano professionali o di carattere privato) dei colleghi direttamente coinvolti nella rimodulazione. Va da sé che le aspirazioni di utilizzo e residenza dei nostri colleghi potranno essere raccolte solo una volta che vi sarà un quadro informativo più chiaro (ad esempio, sui tempi delle chiusure e delle rimodulazioni e sulle nuove divisioni di vigilanza di tutela, con gli intermediari che saranno decentrati).
L’Amministrazione ha preso nota delle nostre osservazioni, riservandosi di convocare il prossimo incontro nei primi giorni di marzo per avviare il negoziato.
Roma, 19 febbraio 2025