come rimediare all’arrivo in ‘Spam’ di e-mail per noi anche importanti
Ci è stato segnalato, e noi tutti ne abbiamo avuto esperienza, di messaggi di posta elettronica per noi anche importanti che vanno a finire in ‘Spam’. E quindi di messaggi che nonostante la loro rilevanza possono sfuggirci in quanto ne ignoriamo addirittura il pervenimento o recapito nella nostra casella di posta (salvo che con certa frequenza, cosa che non sempre facciamo, consultiamo anche la posta che ci giunge in ‘Spam’).
Quali i rimedi?
“Pochi”, purtroppo. Dacché non è l’ente che dispone il messaggio (ipotizziamo: l’Acea, le FF.SS, la CSR) a governare la rete di trasmissione e l’approdo delle comunicazioni che invia, e cioè a decidere se le stesse siano recapitate nella casella dei destinatari attraverso il ‘normale’ canale della ‘posta in arrivo’, ovvero attraverso il canale che il sistema dedica alla posta potenzialmente classificabile, per l’appunto, come ‘Spam’.
L’avvio e l’approdo delle e-mail in ‘posta normale o buona’, ovvero in ‘posta indesiderata o Spam’, avviene infatti all’insaputa e nell’impotenza del soggetto (privato o pubblico) che invia quelle e-mail, in quanto – come or ora accennato – è il sistema stesso (il browser di cui ci avvaliamo) a fungere da ‘filtro per l’indirizzamento’ della posta elettronica che in esso viene immessa. È il sistema cioè ad attribuire al messaggio la qualifica di ‘comunicazione-informazione ordinaria’ o di ‘ragionevole pubblicità’, ovvero la qualifica di possibile ‘pubblicità ingannevole’ o addirittura di ‘phishing’ (*); e lo fa autonomamente, sulla base di sofisticati parametri che, a volte, possono però non cogliere nel segno.
Di qui l’opportunità che ognuno di noi, ove ritenga, periodicamente vada a scorrere la posta che gli giunge in ‘Spam’ o limitandosi a prenderne atto ovvero, dopo aver valutato l’autenticità-affidabilità dell’indirizzo mittente, procedendo consapevolmente
- o al suo spostamento nella posta ordinaria,
- o alla segnalazione al sistema che ‘quel messaggio’, proveniente da quel mittente, non era da considerare e non andava inserito tra la posta ‘Spam’.
Attenendosi, in entrambi i casi, alla procedura che indichiamo nel seguente riquadro:
Per recuperare un singolo messaggio selezionarlo e quindi salvarlo o copiarlo operando nei modi abituali con i tasti dx o sx del mouse (‘salva con nome’ ‘segna’ ‘sposta’ ecc.) cliccando sul messaggio stesso o su ‘Messaggi’, nella stringa d’apertura, in alto della videata; mentre Per non far più avviare a ‘Spam’ i messaggi di uno specifico mittente e cioè per far sì che i messaggi spediti di lì in poi da quel ‘mittente’ non vengano dirottati in ‘Spam’ ma avviati nella normale ‘Posta in arrivo’, occorre aprire il messaggio medesimo dal provider (es.: Tiscali, Gmail, o altro) di cui ci avvaliamo, selezionarlo e cliccare in alto, nella seconda stringa sulla videata, su ‘NON è Spam’. |
Confidando che il sistema di ‘filtro’ proprio del browser di cui ci avvaliamo memorizzi la nostra indicazione e avvii verso la ‘posta ordinaria – (e cioè buona)’ e non invece verso la ‘posta indesiderata’- (e cioè Spam)’ le comunicazioni che di lì in poi giungeranno da quel mittente di posta elettronica.
Del quale, prima di procedere all’operazione ‘NON è Spam’, dovremo ovviamente aver maturato la certezza dell’affidabilità e dell’autenticità dell’indirizzo.
Roma, 7 ottobre 2022
Coordinamento Pensionati Mario Pinna – Antonio Signorello
(*) Qui un rinvio (Leggi qui) ad alcuni passi (da noi rielaborati) tratti da una delle tante spiegazioni-illustrazioni sul fenomeno ‘e-mail phishing’, presenti in internet.