CIDA lancia la petizione “SALVIAMO IL CETO MEDIO”

La petizione è promossa su change.org

Può essere firmata da chiunque, non occorre essere iscritti ad alcun sindacato o federazione. Diffondila quindi fra familiari, amici, conoscenti e fra tutti i componenti del tuo network personale e professionale al fine di raccogliere quante più adesioni possibili e rendere più forte la nostra azione.

La CIDA è la Confederazione a cui il Sindirettivo, insieme ad altre nove Organizzazioni, fa riferimento per i rapporti istituzionali. Le categorie rappresentate da CIDA sono quindi  fra gli attori decisivi della scena nazionale in quanto capaci di dare risposte alla crisi e rilanciare il sistema Italia.

Eppure, proprio quando occorre avere maggiore coraggio per guardare avanti e porsi traguardi sfidanti, per cui i nostri rappresentati sono decisivi, ci troviamo di fronte all’ennesima Legge di Bilancio che pone uno scarto inaccettabile fra gli intenti programmatici e i comportamenti concreti: le nostre categorie, sempre enfatizzate a parole, ancora una volta, vengono pesantemente colpite dalle disposizioni presenti nella Manovra.

Nei giorni scorsi CIDA ha rappresentato formalmente le nostre istanze in un’audizione presso la Commissione Bilancio del Senato ma riteniamo che occorra far sentire le nostre ragioni anche con un’azione simbolica, in grado di avere un forte impatto presso l’opinione pubblica e i decisori istituzionali: una raccolta di firme su una petizione che veda compatte tutte le categorie rappresentate dalla Confederazione, ossia tutti quei contribuenti (il 14%) che, da 35mila euro di reddito lordo in su, sostengono il peso del welfare versando il 63% circa di tutto il gettito Irpef.

Cittadini che pagano regolarmente tasse e tributi ma che, ancora una volta, vengono esclusi da agevolazioni sostegni e bonus, con il risultato di provocare una contrazione del ceto medio che avrà l’effetto di abbassare ulteriormente la propensione marginale al consumo.

Se anche tu condividi queste premesse, ti chiediamo di sottoscrivere la petizione “Salviamo il ceto medio” (leggi qui) che CIDA ha pubblicato sulla piattaforma change.org

FIRMIAMO

  • Per una maggiore equità fiscale: eliminare il meccanismo di riduzione progressiva delle detrazioni fiscali in relazione al reddito, individuato dall’art.1 comma 629 Legge 27 dicembre 2019, n. 160.
  • Per aumentare le risorse disponibili a famiglie e imprese: ridurre la progressività delle aliquote Irpef evitando disparità di trattamento fra le diverse categorie di lavoratori.
  • Per rafforzare il welfare pubblico a sostegno di chi ha effettivamente bisogno: attivare una vera lotta all’evasione fiscale, utilizzando tutti i dati disponibili ed evitando i condoni.
  • Per valorizzare i contributi previdenziali versati dai lavoratori: eliminare i tetti sulle prestazioni pensionistiche anticipate (art. 24 comma 11 DL 6 dicembre 2011 n. 214 e Legge 92/2012)
  • Per dare maggiori opportunità di crescita retributiva: abolire il divieto di cumulo fra redditi e pensioni di quasiasi tipo in applicazione dell’art. 19 del decreto-legge 112/2008.
  • Per dare trasparenza e consentire la reale sostenibilità finanziaria del sistema pensionistico: separare in maniera contabile la previdenza dall’assistenza
  • Per sostenere il potere d’acquisto delle pensioni: applicare la perequazione per scaglioni in base all’art. 34 comma 1 legge 448/98 e all’art. 69, comma 1, della legge 23 dicembre 2000, n. 388. (rivalutazione al 100% per le pensioni di importo fino a tre volte il trattamento minimo INPS, al 90% per importo compreso tra tre e cinque volte il trattamento minimo e al 75% importo superiore a cinque volte il trattamento minimo), abolendo il calcolo per fasce.

Firmare la nostra petizione è semplice, bastano solo 3 passaggi (link alle istruzioni)

  1. Inserisci nome, cognome e indirizzo email nel form presente sul change.org e FIRMA
  2. Conferma la tua firma nel messaggio che riceverai per email (se non lo fai la tua firma non sarà valida)
  3. Condividi la petizione con i tuoi contatti

Siamo certi che ci darai il tuo appoggio perché oggi più che mai è necessario mobilitarci. La tua firma è un piccolo gesto molto significativo che ci permetterà, insieme alle altre Federazioni aderenti a CIDA, di dare il nostro apporto ad una giusta causa.

            Grazie fin d’ora per il tuo supporto

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