ECCELLENZE IN EUROPA, CARENZE IN ITALIA:

IL PARADOSSO DEL NOSTRO ANTIRICICLAGGIO

Questa settimana Bruna Szego, Capo dell’Unità Supervisione e Normativa Antiriciclaggio (SNA), è stata scelta dal Parlamento Europeo per guidare l’AMLA, la nuova autorità europea per la lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo.

L’iter di nomina si deve ora completare con altri passaggi istituzionali, ma il Sindirettivo-CIDA si congratula fin d’ora con la collega per il prestigioso riconoscimento. Ci sembra peraltro un riconoscimento non solo alla sua persona ma anche alla professionalità di tutte le colleghe e i colleghi, in particolare di quelli del nostro antiriciclaggio. Ad oggi sono 242 fra SNA e UIF, a cui però ne andrebbero aggiunti tanti delle Filiali, che si stanno facendo carico di una parte della crescente mole di lavoro dell’antiriciclaggio e a cui si chiede sempre di più… a parità di risorse!

Il Sindirettivo-CIDA ha da tempo sollevato il problema dell’inadeguatezza delle risorse che la Banca d’Italia ha attribuito a una funzione in forte crescita come l’antiriciclaggio: un’inadeguatezza che nel confronto europeo può assumere proporzioni perfino imbarazzanti (leggi QUI la nostra ultima comunicazione, dell’aprile scorso). In seguito alle nostre sollecitazioni sembra esserci stato qualche passo avanti in sede di pianificazione degli organici, ma siamo ancora ben lontani da un effettivo ripianamento di quelle carenze che appaiono evidenti a chiunque quotidianamente lavori in questo come purtroppo in altri comparti della Banca. 

Sarebbe ora che, oltre che dall’Europa, anche dalla Banca d’Italia arrivasse qualche concreto riconoscimento per le colleghe e i colleghi del nostro antiriciclaggio, sia al centro che in periferia.   

 Roma, 29 novembre 2024 Il Comitato di Presidenza 

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