Incontro sull’efficienza 2021 e 2022: la Banca rimandata a settembre

Si è tenuto stamani l’incontro negoziale inerente il riconoscimento della componente economica legata al raggiungimento degli obiettivi di produttività, qualità, efficienza ed efficacia per l’anno 2022 e per l’anno 2023. Stante l’impossibilità di pervenire a una conclusione negoziale in questa fase preferiale, l’incontro ha avuto essenzialmente carattere preliminare.

L’Amministrazione, in premessa, ha illustrato (cfr. presentazione) gli interventi sul processo di calcolo della produzione (fattori output a rilevanza esterna) nonché le modifiche alle modalità di calcolo del fattore lavoro (fattori input).

Con tale metodologia, si è rilevato che, complessivamente, nel 2022 la produzione è aumentata del 3,1% (output). Tale aumento deriva principalmente dall’incremento delle attività correlate alla Circolazione Monetaria e Pagamenti al dettaglio (16,9 %) nonché di quelle afferenti a Banca Centrale, Mercati e Sistemi di Pagamento (8,5%).

A fronte di detto aumento della produzione si è registrato un incremento del denominatore (input) dell’1,7%, soprattutto in relazione al fattore lavoro (crescita della compagine del personale, ripresa delle prestazioni eccedentarie).

In sintesi, l’indice di produttività per l’anno 2022, elaborato dall’Amministrazione, corrisponde all’1,4%.

Il Sindirettivo-CIDA ha espresso forti perplessità circa i criteri di calcolo utilizzati, soprattutto per quanto concerne l’incapacità del modello adottato dall’Amministrazione di dare conto della complessità delle attività a rilevanza esterna, nonché degli aspetti di qualità, efficienza ed efficacia dell’azione istituzionale che attendono di essere ricompresi nel calcolo della produttività fin dal 2010, anno in cui è stato firmato il primo accordo in materia.

Pur prendendo atto di tale rilievo metodologico, l’Amministrazione ha confermato le risultanze cui è pervenuta ed ha anche ribadito la propria posizione negoziale tesa a non accogliere alcuna ipotesi di strutturalizzazione di una quota dell’efficienza.

In sintesi, per la Banca, la quota di efficienza/efficacia monetizzabile riferita al 2021 è pari all’1,7% (1,9% – 0,2% destinata all’alimentazione della c.d. Lump Sum), ovvero il 2,3% dello stipendio.

Per il 2022, la quota di efficienza/efficacia monetizzabile risulta pari all’1,2% (1,4% – 0,2% destinata alla Lump Sum), corrispondente all’1,6% dello stipendio.

Il Sindirettivo-CIDA ritiene che l’accordo sull’efficienza aziendale 2021 e 2022 non possa esaurirsi solo ed esclusivamente con il riconoscimento una tantum delle relative quote e che devono essere esplorati altri ambiti di intervento (ad es. strutturalizzazione di una quota parte per riconoscere l’incremento stabile della produttività, il welfare aziendale, la Lump Sum, ecc.).

Il nostro Sindacato ha inoltre avanzato la richiesta di un riconoscimento rapido dell’IPCA 2023, pari al 6,6%, che non necessita di un vero e proprio accordo negoziale e può essere rapidamente tradotto in un aumento delle tabelle stipendiali del personale.

Spiace dover constatare, ancora una volta, un andamento del negoziato che sconta posizioni pregiudiziali da parte della Banca che niente hanno a che vedere con il merito degli accordi ma tanto con il timore dello “sguardo esterno”.

Roma, 20 luglio 2023

Il Comitato di Presidenza

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