L’assetto della rete periferica è di nuovo al centro dell’attenzione
L’attuale assetto territoriale della Banca d’Italia – frutto di una “robusta razionalizzazione” nelle intenzioni tesa a recuperare efficienza attraverso la specializzazione operativa – sembra essere nuovamente oggetto di interesse da parte dei Dipartimenti Pianificazione, Organizzazione e Bilancio (POB) e Risorse umane, comunicazione e informazione (RUC).
È una cattiva notizia? Beh, a questo Sindacato piace pensare che non sia una cattiva notizia.
Ma con quale fine?
Il Sindirettivo, infatti, auspica che finalmente l’Amministrazione stia riportando al centro della sua attenzione la rete territoriale, senza idee preconcette e preordinate.
Vogliamo pensare positivo
Questo è ciò che riteniamo opportuno e doveroso fare. Riteniamo che le riflessioni vadano svolte sia in un’ottica di valorizzazione delle risorse che nella rete periferica sono impiegate, sia in un’ottica di potenziamento dei servizi che la nostra Istituzione può dare alla cittadinanza
Va definita la mission delle Filiali
A noi tutti piace molto sentirci – e ci sentiamo profondamente – civil servant. Per essere al servizio dei cittadini, però, bisogna esser loro anche fisicamente vicini, conoscerli e, soprattutto, conoscere il contesto in cui vivono. Per poter pensare di riconsiderare l’assetto delle Filiali va quindi innanzitutto chiaramente definita la mission della rete territoriale: troppo spesso le Filiali sono infatti trattate come punti di contatto tra utenza e AC. Va invece ribadito il ruolo proprio delle Filiali, delle Direzioni, di tutti i colleghi che ci lavorano.
Troppo spesso la Banca adotta un modello per il quale “si lavora per conto di…”
Come si valorizza il personale della rete territoriale? Sicuramente, non attraverso la proliferazione del modello per cui i colleghi lavorano “per conto” di altri Servizi e/o strutture, che ormai in molte realtà è diventato la regola. Bisogna lavorare “coordinandosi” con le altre strutture, ma con proprie competenze e responsabilità, senza dipendere da un capo che è lontano centinaia di chilometri.
La Banca sta investendo per farsi conoscere e promuovere la propria immagine presso il pubblico
In questi mesi molte Sedi sono interessate dal programma “In Viaggio con la Banca d’Italia”. Su questo, ci permettiamo di osservare che il titolo forse è un po’ fuorviante, in quanto la Banca non va in viaggio in quelle città, ma c’è già. È importante che l’utenza percepisca chiaramente che la rete territoriale è una componente autorevole dell’Istituto, affinché queste iniziative possano avere successo. Non deve trattarsi di un viaggio di uno o due giorni, ma di una presenza costante, autorevole, qualificata per rispondere con tempestività ed efficacia alle esigenze del territorio di riferimento. Ciò è possibile solo garantendo la conoscenza e la contiguità del personale delle Filiali al pubblico a cui esse si rivolgono.
Le risorse ci sono, vanno valorizzate
Chi lavora nelle Sedi, nelle Filiali e nelle Strutture specializzate può dare tanto per rafforzare la percezione che il pubblico ha della Banca d’Italia.
Antiriciclaggio, vigilanza di tutela, educazione finanziaria… e GSP …
Di idee rapidamente e concretamente realizzabili – a partire dalle funzioni in materia di antiriciclaggio fino a quelle di tutela della clientela ed educazione finanziaria, solo per fare degli esempi – ce ne sono tante. Sicuramente, va anche fatta una riflessione sul trattamento del personale addetto alle filiali specializzate e alle Divisioni GSP, il lavoro costante e in presenza garantisce il buon funzionamento dell’intero sistema della circolazione monetaria.
ma anche molto di più
L’importante è avere un approccio scevro da preconcetti e costruttivo, teso a rendere la rete territoriale e il personale che con attaccamento e dedizione vi lavora, una parte sempre più integrata con il resto dell’Istituto, in sintonia con le sue linee evolutive e, al contempo, con le istanze provenienti dall’esterno.
Valorizzazione sì, sterilizzazione no
Il Sindirettivo è pronto, come sempre, a un confronto fattivo e propositivo sul ruolo delle filiali. Un ruolo da valorizzare, e non da gestire con affermazioni di principio, alle quali troppo spesso non hanno fatto seguito azioni coerenti.
Roma, 30 maggio 2023
Il Comitato di Presidenza