Ritorno al bianco, con le prime incertezze interpretative

Da oggi Marche, Lazio e Calabria sono tornate ad essere “bianche”. Stamattina, con straordinaria solerzia, dal Servizio GEP è arrivata quindi una comunicazione in cui si dispone espressamente che “sarà possibile lavorare da remoto per un massimo di 4 giorni fino alla fine di marzo, a prescindere dalle giornate già fruite, in caso di attività che possono essere svolte a distanza (cfr. anche note n. 1384434 del 1/10/21 e 1843854 del 31/12/21)”.

Ora, siamo sicuri che – solo per esigenza di sintesi e di semplificazione – sia sfuggito che potrebbero esserci diversi colleghi che, a marzo, hanno usato finora solo uno o due giorni di lavoro da remoto, o magari anche nessuno. È evidente che in questi casi dovrà tenersi conto anche di quanto avvenuto in tutto il mese di marzo, e che a questi colleghi andranno riconosciute possibilità di fruizione di giorni di lavoro da remoto maggiori rispetto a quelle indicate nell’email in questione (della quale ci attendiamo una pronta integrazione).

Siamo anche sicuri che – considerato il fatto che si invia oggi una comunicazione che vale da oggi – siano impiegati adeguati margini di flessibilità con tutti i colleghi che al momento della comunicazione non si trovavano presso la residenza di lavoro: tutti quanti auspichiamo infatti di tornare quanto prima alla normalità, ma cerchiamo anche di farlo con un po’ di buon senso.

Roma, 21 marzo 2022                                                                                              Il Comitato di Presidenza

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