Taglia fuori o blocco? dal basket a launchpad nuove modalità di interdizione degli accordi

Nuove utili funzioni disponibili su Launchpad …

Il 28 febbraio scorso è stato emanato un messaggio che illustra nuove funzionalità messe a disposizione dei gestori e dei colleghi su Launchpad. Innanzitutto, va dato atto alla funzione competente di aver predisposto una piattaforma gestionale estremamente efficiente e di avere nel tempo migliorato e aumentato le funzionalità che offre a tutta la platea dei colleghi.

… e altre, di cui non sentivamo la mancanza

Però. Sì, c’è un però. Come già avvenuto in passato, ad esempio per quanto riguardava le missioni, le innovazioni tecnologiche – sia ben inteso, da noi sempre benvenute – nell’apparente (e anche reale) proiezione efficientista, celano, diciamo cosi, alcune incongruenze, che sconfinano, se non nella modifica, almeno nell’elusione degli accordi che disciplinano determinati ambiti.

Le funzionalità di un software …

E allora, proprio come come nel caso delle missioni, in cui le applicazioni messe a disposizione dei colleghi limitavano più ampie scelte discrezionali degli stessi – vedi Taxi (da chiamare solo con App dedicata), liste ristrette di hotel (e non categorie di hotel tout court) – anche nel caso di Launchpad, fra tante funzionalità di assoluto valore per i gestori, ne abbiamo vista emergere una (il Diavolo si nasconde nei dettagli) su cui, nell’attuale configurazione, nutriamo più di una perplessità. Si tratta del blocco delle giornate in cui “non” si può svolgere il lavoro a distanza.

Premesso che il Titolare poteva già da prima negare il lavoro a distanza a uno o a tutti i colleghi della sua unità, non si comprende realmente l’utilità di uno strumento che preclude a tutti indistintamente il lavoro a distanza in determinate giornate (avrebbe magari avuto senso se applicabile a singoli colleghi).

… non possono alterare lo spirito degli accordi

Da un lato, tale strumento sembra contravvenire allo spirito dell’accordo che prevede la possibilità di lavorare a distanza su obiettivi specifici il cui solo raggiungimento conta, mentre non conta il luogo dove vengono conseguiti. Prevedere giorni in cui gli addetti di unità – diverse da quelle classificate a zero giorni di lavoro da remoto – “debbano” essere tutti presenti, non pare plausibile.

Dall’altro, poi, tale strumento sembra non tener conto del regime di hot desking voluto dalla stessa Amministrazione. Se tutti devono essere presenti e le scrivanie possono ospitare l’80% degli addetti, gli altri dove si mettono?

Sta ai gestori usare la discrezionalità

L’impressione è che, da un lato, si voglia offrire ai gestori un’arma “fine di mondo” che li scarichi dalle loro responsabilità gestionali di scegliere chi può e chi non può lavorare a distanza un determinato giorno, ma – ancor più sgradevolmente – la sensazione è che si stiano erodendo tutti i margini per trovare lacci e lacciuoli sull’applicazione di un modello che, ancorché generato su proposte congiunte dell’Amministrazione e dei sindacati, appare sempre più indigesto alla prima dei suddetti contraenti.

anche quella dei Capi Servizio per l’estensione a 12/120

A proposito … il blocco c’è ed è immediatamente operativo, ma l’estensione a 12/120 giorni?

Roma, 4 aprile 2023 Il Comitato di Presidenza

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