Con Comunicazione dello scorso 14 giugno riferimmo sull’incontro intervenuto qualche giorno prima tra l’Intersindacale Pensionati e il Segretario Generale della Banca, specificamente dedicato a temi d’interesse del personale in quiescenza. Tra gli argomenti affrontati anche quello dell’Welfare aziendale, e del suo scarso utilizzo, vuoi per le difficoltà dell’accesso vuoi per la limitatezza delle fattispecie di prestazione, da parte del personale in quiescenza. Con in più, fra gli aspetti critici dell’attuale regolamentazione, la ‘scadenza del credito’ annualmente riconosciuto ai pensionati che, sempre sin allora, poteva essere utilizzato limitatamente all’anno di maturazione e a quello precedente.
L’Intersindacale, come riferimmo, chiese di considerare la possibilità di estendere la ‘fruibilità’ di tal credito (€ 300,00 annuali) a tutto il periodo di vigenza del contratto di ‘gestione-intermediazione’ dei fondi Welfare stipulato tra la Banca e la Eudaimon, allora in corso di proroga e ora prorogato sino a tutto il 2024.
Una richiesta fatta poi propria (ed estesa dal nostro Sindacato anche al 2024 – anno di proroga del contratto) e quindi accettata dalla Banca con la definitiva formalizzazione in un accordo riguardante questo e altri temi contrattuali, sottoscritto il 20 giugno.
In concreto, l’acquisizione significa che i pensionati che per molteplici ragioni non hanno sin qui avuto modo di avvalersi del beneficio, vedranno intanto, entro 30 giorni dalla firma dell’accordo e quindi entro il 20 luglio, il ri-accreditamento dei 300 euro del 2021 e, ove di nulla si avvalgano nel corso del 2023, nel prossimo anno e sino alla scadenza del contratto Banca-Eudaimon (il 31 dicembre 2024) potranno farlo per un importo non più di 600 euro (pari, come è stato sin qui, a due anni di credito) ma di 1.200 euro (pari invece ai tre anni dell’iniziale vigenza e all’anno di proroga del contratto medesimo, e cioè, complessivamente, pari agli anni dal 2021 al 2024).
La ‘dilatazione temporale’ della possibilità d’utilizzo del credito nulla toglie, ovviamente, alle ‘difficoltà dell’utilizzo del credito’ che molti pensionati incontrano comunque quando si accostano alla provvidenza, dovute sia a certa farraginosità delle modalità della registrazione individuale nella piattaforma messa a punto dalla Eudaimon sia alla limitatezza delle causali o fattispecie di spesa ammesse a rimborso.
Rammentiamo comunque che
– le causali di spesa più significative o d’interesse per i pensionati figurano nelle categorie ‘Tempo libero’ e ‘Servizi Silver’ (all’interno delle quali è possibile selezionare diverse prestazioni), e che
– per informazioni e chiarimenti sulle procedure di registrazione e sull’utilizzo della piattaforma sono attivi i numeri verdi 800 189692 (registrazione) e 800 694.928, (utilizzo), accessibili dalle ore 9,00 alle ore 13,00 dei giorni lavorativi dal lunedì al venerdì.
Non senza aggiungere che per i pensionati che sin qui non si sono avvalsi del ‘credito welfare’, o che se ne sono avvalsi solo parzialmente, nel 2024 un budget sino a 1.200 euro spendibile anche per una sola fattispecie di utilizzo (per esempio: un viaggio) non è affatto insignificante.
Una ciliegina sulla torta del ‘credito welfare’: l’attuale importo di 300 euro annui sarà adeguato già dal 2024 (anno di proroga) in relazione all’IPCA (*) effettivo registrato nel periodo di ‘formale’ vigenza del contratto (anni 2021-2023).
Roma, 12 luglio 2023
Coordinamento Pensionati Mario Pinna — Antonio Signorello
(*) Rammentiamo, soprattutto per i colleghi da più tempo in pensione, che l’IPCA è l’Indice dei prezzi al consumo (armonizzato per i Paesi dell’Unione Europea) tenuto a riferimento, tra l’altro per l’adeguamento delle retribuzioni dei dipendenti in servizio.